Punteggio ordinario di carte e mazzo

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Le carte conservano tutt'ora il valore che gli venne dato nel Quattrocento. Anche il premio di 6 punti per l'ultima presa risale alla nascita dei Tarocchi.

Come in altri giochi, le carte erano computate a serie di quattro, cioè per presa conseguita. Le esuberi due cartine, corrispondenti alla scartata, non venivano considerate.

Spesso il trascurabile punteggio di mazzo era valutato a occhio.

Per conteggiare il mazzo, facevano come oggi, dando il punteggio pieno alla Figura o Tarocco accompagnato da tre scartini. Se vi era un secondo, terzo e quarto Figura o Tarocco nella presa, questi venivano computati levando un punto a ciascuno.

Esemplifico: Tarocco e tre cartine = 5 punti. Tarocco, Re, Cavallo e un Fante = (5+(5-1)+ (3-1)+ (2-1) = 12 punti.

Il valore totale del mazzo era di 71 punti e due carte non computate, equivalenti all'ideale scartata, più 6 punti dell'ultima presa, per 77 punti complessivi.

L'eventuale carta <dispari> originata dalla copertura del Matto non veniva semplicemente computata né dall'una, né dall'altra delle coppie contendenti. Non ho trovato delucidazioni per il caso di una divisione 3-3 delle carte restanti, divisione che si doveva verificare quando il Matto veniva coperto dalla coppia del mazziere senza far la presa. E chissà, forse è stata questa difficoltà a produrre il metodo moderno del computo a due carte.